giovedì 13 gennaio 2011

Ventosità e Terreno. Effetti sull'eolico

Si e' scoperto che il vento a bassa quota può diminuire se aumenta l'attrito fra l'atmosfera e la superficie della Terra. Questa interazione è misurata dalla cosiddetta lunghezza di rugosità, tanto più grande tanto più forte l'attrito tanto più debole il vento. La rugosità della superficie può aumentare per due cause principali che sono gli insediamenti urbani e la crescita di boschi o foreste. La cosa singolare è che quest'ultima, pare, è la causa più probabile soprattutto in Europa. Questo fenomeno si osserva bene in Italia, dove l'abbandono dei terreni agricoli e delle zone interne comporta un aumento notevole delle zone forestate. In Asia questo effetto si sovrappone a un tipico intervento antropico. La ragione è che in queste regioni, in quota sono presenti quantità notevoli aerosol (di origine antropica) che assorbono la radiazione solare e riscaldano l'atmosfera che ha quindi l'effetto di ridurre i venti sia in quota sia superficiali. Le conseguenze della minore ventosità sono una riduzione dell'evaporazione delle acque o nevi esposte ad alta quota. Questo potrebbe migliorare la disponibilità di acqua potabile malgrado il riscaldamento globale.

L'altra conseguenza è che un abbassamento del vento significa minore energia disponibile per le centrali eoliche la cui potenza dipende dal cubo della velocità del vento, cioè una riduzione del 10% nel vento significa una riduzione del 30% nella potenza prodotta. È questo un aspetto meno grave perché le pale delle centrali eoliche sono fra 50 e 100 metri e quindi ad altezze dove la diminuzione è meno sensibile.